Google Scholar cos’è… in questo articolo lo scopriamo!
Che cos’è Google Scholar (GS)? È un motore di ricerca specializzato che permette di effettuare ricerche bibliografiche nell’ambito della letteratura accademica. GS è in grado di rintracciare, nei cataloghi elettronici delle biblioteche (con la funzione “Trova in una biblioteca”) o nel Web, documenti approvati per la pubblicazione, tesi, libri, abstract e articoli di case editrici universitarie ecc. di tutte le discipline. GS presenta anche delle funzioni avanzate come la valutazione dell’importanza della pubblicazione (stabilita secondo propri criteri, la funzione è denominata PageRank) e la possibilità di ottenere una citazione bibliografica corretta e pronta per essere utilizzata.
Due parole su PageRank (PR). Google assegna un punteggio a ogni sito che segnala. In breve, a ogni sito viene attribuito un valore in base ai link che si collegano con esso. La valutazione del sito, e dunque il suo PR, crescerà con l’aumentare del numero dei link che lo “puntano”. A un risultato migliore corrisponderà una maggiore visibilità nell’elenco delle risorse segnalate da Google.
Torniamo a Google Scholar. Questo motore di ricerca specializzato si presenta con l’interfaccia tipica di Google, ma con alcune differenze. Va ricordato, innanzitutto, che in GS spesso troveremo solo l’informazione relativa all’articolo o al libro cercato e non i testi completi, in quanto la grande maggioranza delle opere è protetta dalle norme sul diritto d’autore.
Per effettuare una ricerca per autore in GS è sufficiente inserire il nome tra virgolette semplici, per esempio, “r darnton” (si possono utilizzare i caratteri minuscoli). L’uso delle iniziali del nome anziché il nome per esteso permetterà di ottenere un maggior numero di risultati. Per migliorare e raffinare la nostra ricerca si potranno usare le funzioni della Ricerca avanzata.
Google Scholar permette di ricercare citazioni o articoli di riviste, tesi, libri e report e anche di estrapolare le metriche relative alle citazioni che ci riguardano e riguardano le pubblicazioni che di interessano.
Gli articoli in esso indicizzati comprendono pure quelli pubblicati da Elsevier (il più grande editore scientifico a livello globale), e nella sua funzione è simile al motore di ricerca interno Scirus di Elsevier ed a Citeseer. È anche molto simile a quelli a pagamento Scopus e Thomson ISI Web of Science. Google Scholar in ogni caso sostiene di coprire più siti web, sorgenti giornalistiche e lingue di tutti gli altri.
Il suo motto è Sali sulle spalle dei giganti (in inglese: stand on the shoulders of giants) ed è un’espressione ricavata dalla famosa frase di Isaac Newton “Se ho visto più lontano è perché sono salito sulle spalle dei giganti che mi hanno preceduto”, ma risalente nella sua prima formulazione a Giovanni di Salisbury (XII secolo): “Bernardo di Chartres diceva che noi siamo come nani che siedono sulle spalle di giganti, di modo che possiamo vedere più cose e più lontano di loro, non con l’acutezza del nostro sguardo o con l’altezza del corpo, ma perché siamo portati più in alto e siamo sollevati ad altezza gigantesca”. Il motto si riferisce alla possibilità di elevarsi nelle conoscenze e nelle competenze aperta dalla migliore accessibilità della letteratura accademica, termine questo da intendersi nel senso lato consentito dal World Wide Web. La frase di Newton fu riutilizzata poi da Hegel.