Perché la comunicazione di Berlusconi (in Italia) funziona
Analizziamo le 13 caratteristiche principali
Io ho due armi politiche, la tv e la tv. La tv, perché la so usare; e la tv, perché i miei avversari non la sanno usare.”
Charles De Gaulle
“L’entrata in politica di Silvio Berlusconi, è risaputo che ha rivoluzionato il modo di fare comunicazione in tale ambito. Inoltre, le sue televisioni in primis hanno contribuito a velocizzare un cambiamento radicale già presente nel DNA della società dal dopoguerra ad oggi, un cambiamento che ha portato la gente ad essere sempre più materialista, consumista ed attratta da una comunicazione soft. Non a caso spesse volte si dice che i media sono lo specchio della società.”
Il dott. Marco Cappuccini nella sua tesi La comunicazione commerciale, ovvero come battere Berlusconi alle prossime elezioni affronta il tema della comunicazione commerciale in politica concentrandosi in particolare sulla figura di Silvio Berlusconi che per 17 anni ha dominato la scena politica italiana.
La mediatizzazione della politica ha sicuramente aiutato Berlusconi nella sua ascesa al potere: “era pressoché inevitabile che la politica, si uniformasse ai media ed al loro modo di comunicare. I mezzi di comunicazione di massa, in particolare la televisione per la sua già citata semplicità d’uso, sono ad oggi i protagonisti indiscussi delle vie comunicative, difatti rappresentano una fonte di potere immenso nonché uno strumento di influenza per chi li sa usare o ne ha il controllo; è nei media, in particolare nei salotti televisivi di alcuni programmi tv che si danno annunci (si pensi al famoso Patto con gli Italiani firmato da Berlusconi nel salotto televisivo di Bruno Vespa), si creano alleanze o divorzi, insomma è attraverso i media che prendono vita i fatti della vita pubblica nazionale ed internazionale.”