Come scrivere l’introduzione della tesi… Un bel problema!
Quasi sempre conviene scrivere l’introduzione alla fine, dopo aver composto tutti i capitoli. In essa, infatti, si possono indicare, con parole semplici, gli interrogativi dai quali si è partiti, le principali conclusioni alle quali si è arrivati, i metodi di ricerca adottati, le fonti alle quali si è attinto. Tutte queste considerazioni risultano molto più chiare, nella mente del ricercatore, dopo aver scritto tutti i capitoli, e non prima. L’introduzione, in certo qual modo, rassomiglia a una conclusione e ne prende il posto.
L’introduzione deve contenere gli elementi fondamentali che servono a far comprendere il lavoro, anche a chi non abbia il tempo di leggerlo in tutte le sue parti. L’introduzione deve inoltre illustrare con chiarezza gli obiettivi e le ragioni sottostanti alla loro scelta, fornire alcuni cenni in merito alla letteratura rilevante, presentare gli strumenti utilizzati (la metodologia) e l’organizzazione essenziale in parti e in capitoli.
La chiarezza degli obiettivi del lavoro è fondamentale per poterne controllare la coerenza, il rigore del metodo seguito e l’utilità del materiale utilizzato (sia teorico che empirico). Capita spesso di imbattersi in tesi che contengono rassegne della letteratura o descrizioni di fatti in gran parte non attinenti al tema centrale. Chi legge l’introduzione deve poter rapidamente controllare l’effettiva utilità di ogni singola parte o capitolo rispetto agli obiettivi del lavoro.
In molti casi, per ottenere una valida formulazione degli obiettivi occorre definire con precisione le ipotesi dalle quali si muove e la tesi che si intende dimostrare. Bisogna inoltre chiarire se le ipotesi siano corroborate da evidenza empirica e/o da modelli teorici.
L’introduzione offre la chiave di lettura di tutta la tesi. Dunque, può essere scritta solo quando se ne conoscono già tutti gli sviluppi e pertanto si scrive per ultima. L’apertura vera e propria della tesi è rappresentata infatti proprio dall’introduzione. Delinea in modo generale lo schema della tesi, spiega in sintesi la scelta del titolo, riassume l’argomento in breve, i concetti fondamentali impiegati e i termini tecnici eventualmente utilizzati. L’introduzione va scritta alla fine del lavoro di redazione del resto della tesi, perché è necessario appunto possedere un quadro complessivo degli argomenti trattati oltre l’esito generale della ricerca effettuata.