tratto da www.univ-aut.org
La necessità di un intervento culturale e di una forte presa di posizione in questa fase politica e sociale sta alla base delle motivazioni che hanno spinto molti intellettuali di questo paese, tra cui Nanni Balestrini, a riprendere in mano il progetto Alfabeta che già si era mosso tra il 1979 e il 1988. In occasione di questa ripresa è stata colta anche l’opportunità di un sito internet che proseguisse online le discussioni e le prese di parola sui temi trattati nei numeri cartacei.
Nell’occasione specifica all’interno della facoltà di Lettere e Filosofia bolognese si è discusso di università, del senso che questa ha all’interno del sistema produttivo e di come la strategia del governo Berlusconi, in linea con tutti quelli che lo hanno preceduto negli ultimi due decenni, sia una non-strategia che si esplica solo in una dismissione dell’università e di un costante impoverimento dei saperi, soprattutto di quelli “umanistici” massacrati di tagli e che vengono sempre di più visti come spese improduttive all’interno di una visione aziendalistica dell’università.
Il Collettivo Universitario Autonomo, nell’ambito del progetto Are(a)zione, ha voluto portare il proprio contributo rilanciando sul tema dello sciopero dell’università, della necessità che il ruolo di questa venga ribaltato fino al punto di far diventare le facoltà e la zona universitaria luoghi di controinformazione e di socialità altra, nonchè dei luoghi di presa politica forte, vere e proprie fabbriche di dissenso in opposizione al ruolo di fabbriche di precarietà che le istituzioni accademiche rivestono adesso.
Video Rating: / 5