Il 14 aprile 2012 in Palermo, a Palazzo Palagonia presso il CESTESS, per il VI ciclo annuale di incontri culturali organizzato dalla Delegazione Siciliana del Centro Internazionale di Studi su Mito (CISM), il Presidente del Centro stesso, Prof. Sergio Sconocchia, alla presenza di un numeroso e qualificato pubblico, ha tenuto una conferenza sul tema: Presenze di Seneca tragico nella Commedia di Dante.
Nella sua conferenza il relatore, attraverso numerosi e convincenti raffronti testuali – tra i quali di particolare rilievo i passi della Commedia relativi a Ugolino, a Farinata, a Cerbero e alle Arpie – ha teso a dimostrare l’infondatezza della tesi sostenuta tra gli altri da Ettore Paratore, sinora prevalente ma contestata in studi sia precedenti che successivi, secondo la quale Dante non avrebbe avuto conoscenza delle tragedie di Seneca, i cui testi in Italia non circolavano con l’eccezione della scuola umanistica padovana, ma soltanto di Seneca filosofo. In proposito, il Prof. Sconocchia ha ricordato che i testi delle tragedie senecane circolavano abbondantemente in Francia, dove soggiornò a lungo il maestro di Dante Brunetto Latini e dove lo stesso Alighieri fu per un anno, sicchè, anche a prescindere dalle palesi concordanze testuali, appare arduo sostenere che Dante non ne abbia potuto avere conoscenza. Contro la tesi “negazionista”, ha ricordato il relatore, sta anche l’inciso: ut patet per Senecam in tragediis suis, contenuto nella lettera inviata dal Poeta a Cangrande della Scala, lettera la cui autenticità, messa a suo tempo in dubbio dai “negazionisti”, è stata confermata dai più recenti studi.
La conferenza, frutto di un lungo studio che costituisce un sicuro approdo sulla vexata quaestio, è stata seguita con grande interesse ed attenzione dai presenti, tra i quali sono stati notati i Prefetti Piero Masocco e Guido Palazzo Adriano, il Prof. Manlio Corselli dell’Università di Palermo, il Preside Antonio Martorana, il Dr. Luigi Gianfranco Consiglio editore del periodico culturale Il Bandolo, la Prof. Gabriella Maggio direttrice del periodico on line Vesprino, lo scrittore Mario Calogero Profita che ha svolto un importante intervento circa la probabile conoscenza dell’arabo da parte di Dante, il Prof. Giorgio Luppino docente al Liceo Classico di Castelvetrano.
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