La critica a Proudhon nella Miseria della filosofia. Marx come filosofo della storia e suo legame con la filosofia in generale. Su cosa è concentrato il lavoro di Marx? Da chi era stata scritta la filosofia implicita nel discorso di Marx? Perché il pensiero hegeliano era scomodo? Luckacs: Hegel e La distruzione della ragione. Cosa si intende per funzione storico universale della classe operaia? Lideologia del mondo socialista. Distinzione tra funzione scientifica e funzione filosofica. Cosa significa scientifico nellaccezione pre-novecentesca? E cosa riguardava? Cosa significa nellaccezione contemporanea la parola scientifico nellambito delle scienze particolari?
Nella Miseria della filosofia tutta quanta la critica a Proudhon è né più né meno che la contrapposizione tra una concezione dialettica della storia e una concezione non dialettica della storia. Una volta capito questo, il libro è tutto quanto capito. Ed è molto importante sottolineare con forza questo elemento: Marx è un filosofo della storia. In quanto filosofo della storia, ovviamente, è legato a una filosofia in generale, a una concezione filosofica generale che in Marx non appare mai in modo esplicito, il suo lavoro è tutto concentrato, prevalentemente, nellanalisi storica della società presente. Però questa analisi ha un supporto teorico generale che è la concezione filosofica dialettica. Ora dalla morte di Marx si sono avuti tutta una serie di tentativi di mettere in evidenza la filosofia di Marx quella implicita nelle sue opere. Certamente non ci si è riusciti per una ragione semplice, che la filosofia implicita nel discorso di Marx già era stata scritta, ed era già stata scritta da Hegel. Per cui quello che cera da mettere in evidenza era già messo in evidenza però aveva laspetto scomodo del pensiero hegeliano. Perché scomodo? Scomodo perché nel movimento comunista – sulla base di una serie di circostanze – si andò imponendo la tesi per cui il marxismo rappresentava una rottura nella storia della filosofia: linizio di una pagina nuova. Allora a questo punto
dover scoprire che la filosofia di Marx era la filosofia di Hegel, era la smentita esattamente di questo. Siccome questa era la tesi di Stalin e di Zanov non era consigliabile smentirla.
Ci ha provato Lukacs e facendo un lavoro anche tattico per un ritorno a Hegel con La distruzione della ragione. Ma la difficoltà fondamentale è questa che se si riconosce sottesa alla filosofia di Marx è la filosofia di Hegel allora vengono messe in questione una serie di faccende.
Primo: la tradizionale distinzione tra materialismo e idealismo.
Secondo: linterpretazione speculativa di Hegel.
Terzo e questo è il fatto radicale: la funzione storico-universale della classe operaia.
Cioè quando noi diciamo il socialismo come alternativa di civiltà e quando sottolineiamo che il salto da proletariato a classe operaia è un effettivo salto, è un cambiamento radicale, quello che in sostanza diciamo e che se il comunismo rappresenta una nuova fase della storia, indubbiamente eredita tutta la tradizione progressiva della storia. Ora voi capite bene che questo discorso fatto, per esempio, negli anni 30 dellUnione sovietica, significa che noi comunisti ereditiamo, per esempio, la libertà di pensiero. Vaglielo a dire nella Russia degli anni 30. Non solo, ma questo discorso entra in contraddizione con lesistenza dei due mondi, quello socialista e quello capitalista. Perché il mondo socialista andò costruendosi unideologia di questo genere: nel mondo capitalistico le cose si svolgono secondo certe leggi, da noi invece in altre leggi. La realtà è che tutti e due i mondi facevano parte di uno mercato mondiale, e che quindi cera una mistificazione al fondo. Ci sono delle cose molto interessanti nelle ultime pagine del libro di Holz sullUnione sovietica dal XX congresso in poi. Nel senso che questa mistificazione con lUnione sovietica che va sempre di più incastrandosi dentro il mercato mondiale capitalistico nello stesso momento in cui fa finta di no. Per vedere questi aspetti di fondo della dialettica noi dovremmo partire da una prima considerazione.
E cioè una distinzione plausibile tra funzione scientifica e funzione filosofica, dico tra funzione scientifica e funzione filosofica e non tra scienziato e filosofo, perché ovviamente possono del tutto coincidere le due figure.
Stefano Garroni primo ricercatore CNR docente di filosofia la Sapienza università di Roma: collettivo di formazione marxista Maurizio Franceschini. Per partecipare ai collettivi o per avere i file audio integrali, o informazioni di ogni genere o anche segnalazioni per eventuali errori nelle descrizioni degli argomenti è possibile contattarmi
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